DOMANDA DI REGISTRAZIONE IN CORSO
Domanda di Registrazione del 23.8.2025.
Il Disciplinare è al momento non disponibile.
La zona di produzione comprende il territorio collinare e montano della regione Sicilia vocato ed interessato dalla presenza di coltivazioni del Nocciolo.
L’indicazione “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” designa esclusivamente il frutto dei biotipi appartenenti al patrimonio di biodiversità di nocciolo (Corylus avellana L.), presente sul territorio definito al successivo art. 3. In particolare, l’indicazione “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” fa riferimento al ricco panorama di biotipi facenti parte del patrimonio di biodiversità corilicola presente in Sicilia e caratterizzanti in modo unico la corilicoltura siciliana.
Tali biotipi sono, in particolare, riconducibili ad una molteplicità di genotipi e si riferiscono ai frutti delle seguenti cultivar: Curcia, Enzo, Ghirara Piano Barone, Minnulara Don Ciccio, Nociara Collica, Panottara Baratta Piccola, Panottara Collica, Panottara Galati Grande, Parrinara, Pietro, Rossa Galvagno.
Le condizioni ambientali di coltura dei noccioleti destinati alla produzione “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” sono quelle tradizionali della zona di cui all’art. 3 del presente disciplinare di produzione, atte a conferire al prodotto che ne deriva le specifiche caratteristiche di qualità.
Tali caratteristiche, per condizioni edafiche e climatiche, risultano atte a conferire al prodotto, specifiche caratteristiche che, emblematicamente, possono essere sussunte in un profilo lipidico in cui spicca la netta predominanza dell’acido oleico (C18:1), accompagnata da una quota relativamente contenuta e stabile di acidi grassi saturi (soprattutto palmitico e stearico) e che rappresenta un elemento distintivo della Nocciola di Sicilia sia sotto il profilo nutrizionale che qualitativo.
In particolare, si rilevano: – un’elevata concentrazione di acidi grassi monoinsaturi, con un profilo lipidico paragonabile a quello dell’olio extravergine d’oliva; – un significativo contenuto di vitamina E e polifenoli, che conferiscono al prodotto un importante valore nutrizionale e salutistico; – un profilo minerale ricco in elementi come magnesio, potassio, ferro, rame e manganese, con potenziali benefici per la salute umana; – un equilibrio ottimale tra umidità, proteine e lipidi, a garanzia di qualità, stabilità e shelf-life del prodotto.
Tali caratteristiche rappresentano elementi distintivi della “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” rispetto ad altri areali di coltivazione e ad altre varietà presenti sul mercato nazionale e internazionale che assicurano alla produzione le peculiari qualità organolettiche che la connotano.
La coltura assolve anche funzioni ambientali e di presidio idrogeologico di grande rilievo, concorrendo alla creazione di quella ricchezza paesaggistica ed al mantenimento di areali di grande valore ecologico ed ambientale, anche in termini di biodiversità, caratterizzanti i comprensori nebroidei, etnei e, in parte, madoniti.
L’utilizzo delle tecniche colturali ed agronomiche deve essere effettuato secondo le modalità tradizionali locali.
I sesti di impianto e le forme di allevamento utilizzabili sono quelli generalmente usati nella zona interessata, riconducibili alle coltivazioni cosiddette a “cespuglio policaule” (ceppaia), al “vaso cespugliato” e ad “alberello”, con una densità per ettaro non superiore a 660 piante.
Sono ammesse anche forme di allevamento diverse e cioè: la “siepe” (cespuglio binato) condotte nel rispetto delle caratteristiche proprie del prodotto.
Le cure colturali ed i sistemi di potatura e di raccolta devono essere quelli generalmente usati e, in special modo per i nuovi impianti, devono essere atti a non modificare le caratteristiche dei frutti. In ogni caso non può essere superato il limite di 1.000 piante ad ettaro.
Negli impianti è ammessa la presenza di varietà di nocciolo diverse da quelle facenti parte del patrimonio di biodiversità corilicola presente in Sicilia e caratterizzanti in modo unico la corilicoltura siciliana, con relative cultivar che la compongono, di cui all’art. 2 del presente disciplinare di produzione, quali quelle di più recente introduzione “Tonda Gentile Romana” e la “Tonda di Giffoni”, nella misura massima del 10% per consentire una adeguata impollinazione.
La produzione unitaria massima è di q.li 35 ad ettaro per i noccioleti in conduzione convenzionale; di q.li 22 ad ettaro per i noccioleti in conduzione in regime di “agricoltura biologica” ai sensi del Reg. CE 848/18 e s.m.i.
La eventuale conservazione dei frutti designabili con la indicazione geografica protetta “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” deve avvenire in locali idonei, in quanto rispondenti alle norme igieniche vigenti, e in grado di garantire condizioni di umidità ed areazione adeguate.
La “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” all’atto dell’immissione al consumo deve avere le seguenti caratteristiche: – Forma della nucula: subsferica; – Dimensioni della nucula: medie, con calibri prevalenti da 12 a 18 mm; – Guscio: di medio spessore (1,1 – 1,5 mm) presenta colore nocciola più o meno intenso con striature color marrone più scuro; – Seme: di forma subsferica, con rara presenza di fibre, calibro non inferiore a 9 mm; pelabilità, dopo la tostatura, non inferiore al 70%; presenza di seme gemellare max 2%; – Polpa: di colore bianco, consistente e aromatica; – Resa alla sgusciatura: non inferiore al 33%; – Umidità relativa al seme dopo l’essiccazione: non superiore al 6%.
La “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” deve rispondere alle seguenti caratteristiche merceologiche: – Nocciola intera in guscio: frutto come è stato raccolto in campo e che ha subito solo lavorazioni atte alla sua pulitura con eliminazione dei corpi estranei mediante cernita e opportunamente essiccato per garantirne una prolungata conservazione. – Nocciola sgusciata: frutto intero che mediante trattamenti di natura fisica è stato privato del guscio ma che conserva ancora il perisperma ricoperto da fibre e si presenta con di colore più scuro del guscio. – Nocciola pelata: il frutto intero o minimamente fratturato che ha subito un processo di pelatura ed è stato privato in tutto o in parte del perisperma esterno. – Nocciola tostata: il frutto intero o minimamente fratturato che ha subito un processo di tostatura ed è stato privato in tutto o in parte del perisperma esterno. – Granella di nocciole: il prodotto ottenuto dalla macinazione (frantumazione e/o taglio) di nocciole intere o frantumate già tostate ed avente una granulometria varia in relazione al grado di macinatura, ma comunque compresa tra 1mm e 12 mm. – Farina di nocciole: il prodotto ottenuto dalla macinazione (frantumazione e/o taglio) di nocciole intere o frantumate già tostate ed avente una granulometria varia in relazione al grado di macinatura, ma comunque compresa tra 250 micron e 1 mm – Pasta di nocciole: il prodotto ottenuto dalla macinazione di nocciole intere o frantumate già tostate ed avente una granulometria varia in relazione al grado di macinatura, ma comunque inferiore a 250 micron.
La commercializzazione della “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” ai fini dell’immissione al consumo deve essere effettuata dopo apposito confezionamento che consenta di apporre uno specifico contrassegno.
In tutti i casi, i contenitori debbono essere sigillati in modo tale da impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura del contenitore stesso.
Il confezionamento deve essere effettuato secondo le seguenti modalità:
a) per prodotto in guscio: in sacchi di tessuto e/o in altro materiale idoneo ad uso alimentare;
b) per prodotto sgusciato, semilavorato e/o finito: in sacchi di carta o di tessuto, in vetro e/o in altro materiale idoneo ad uso alimentare. Solo nella fase di trasferimento diretto dal produttore agricolo o dal centro di raccolta di organismi cooperativi di produttori agricoli al primo acquirente detentore del centro di lavorazione e/o confezionamento, le nocciole designabili con l’indicazione geografica protetta “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” possono essere commercializzate allo stato sfuso in idonei contenitori e in modo da consentire la tracciabilità del prodotto.
ETICHETTATURA
Sui contenitori dovranno essere indicate in caratteri di stampa delle medesime dimensioni le diciture “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana”, seguita immediatamente dalla dizione “Indicazione Geografica Protetta” o “IGP”.
Nel medesimo campo visivo deve comparire nome, ragione sociale ed indirizzo del confezionatore, annata di produzione nonché il peso netto all’origine.
L’indicazione dell’annata di raccolta delle nocciole contenute è obbligatoria per il prodotto in guscio o sgusciato.
Inoltre:
a) il prodotto in guscio, confezionato in sacchi di tessuto e/o in altro materiale idoneo ad uso alimentare, di cui all’art. 7, lettera a), etichettato con tutte le indicazioni previste dalla normativa vigente nonché dal presente disciplinare per l’immissione al consumo con la I.G.P., al fine di garantire gli opportuni controlli e la rintracciabilità, deve essere accompagnato dal documento commerciale che riporti l’indicazione geografica protetta e dalla documentazione prevista per l’eventuale frazionamento della partita;
b) il prodotto sgusciato, semilavorato e/o finito, confezionato in sacchi di carta o di tessuto, in vetro e/o in altro materiale idoneo ad uso alimentare di cui all’art. 7, lettera b), deve riportare in etichetta il simbolo unionale dell’I.G.P.
La valorizzazione dell’utilizzo della “Nocciola di Sicilia” o “Nocciola Siciliana” IGP nel preparato e/o trasformato alimentare deve avvenire citando in etichetta la dicitura «prodotto ottenuto esclusivamente da “Nocciola Siciliana” o “Nocciola di Sicilia” “IGP”» oppure ‹‹solo con “Nocciola Siciliana” o “Nocciola di Sicilia” “IGP”›› e purché vengano osservate le specifiche disposizioni di derivazione da norme dell’U.E.
È fatto divieto di usare, con la denominazione di cui all’art. 1, qualsiasi altra denominazione ed aggettivazione aggiuntiva.
L’eventuale dizione “Indicazione Geografica Protetta” potrà essere ripetuta in altra parte del contenitore o dell’etichetta anche in forma di acronimo “I.G.P.” o “IGP”.
Dovrà essere utilizzato il simbolo grafico relativo alla immagine artistica, compresa la base colorimetrica, del logo figurativo o del logotipo specifico ed univoco prescelto, riportato di seguito, da utilizzare in abbinamento inscindibile con la indicazione geografica.
Deve inoltre figurare la dizione “Prodotto in Italia” per le partite destinate alla esportazione.
L’etichettatura del prodotto dovrà comunque avvenire in osservanza delle specifiche disposizioni di derivazione da norme dell’U.E.
Il logo figurativo della “Nocciola di Sicilia IGP” è composto da un elemento grafico circolare che racchiude i principali simboli identitari del prodotto e del territorio di origine. Al centro del logo è rappresentata una immagine stilizzata dell’isola di Sicilia, in colore bianco, su sfondo marrone caldo, evocativo del colore naturale della nocciola. Il marrone utilizzato corrisponde al: Pantone: 476 C; HEX: #70370F; RGB: (112, 55, 15); CMYK: C 35%, M 75%, Y 99%, K 48%. Sovrapposto alla sagoma dell’isola, è presente un frutto di nocciola accompagnato da una foglia verde, entrambi illustrati con tratti realistici e tonalità naturali, a richiamare la genuinità e la freschezza del prodotto. Il verde impiegato è: Pantone: 574 C C; HEX: #4C6444; RGB: (76, 100, 68); CMYK: C 69%, M 40%, Y 75%, K 33%
Il bordo esterno del logo è definito da una cornice verde a forma di sigillo, con profilo smerlato, che conferisce al marchio un aspetto ufficiale e certificativo. All’interno della cornice è riportata la dicitura “NOCCIOLA di SICILIA IGP” in caratteri maiuscoli, chiari e leggibili, che identificano inequivocabilmente il prodotto e la sua Indicazione Geografica Protetta.
In alcune versioni del logo, è presente anche un dettaglio dorato (ad esempio nella Trinacria o nella bordatura), che aggiunge un tocco di eleganza e prestigio. Il colore oro è definito come: Pantone: 7752 C; HEX: #BB9F06; RGB: (187, 159, 6); CMYK: C 26%, M 29%, Y 100%, K 10%
Il logo, nel suo insieme, comunica: Autenticità e legame territoriale; Qualità certificata secondo i criteri dell’Unione Europea; Valori di tradizione, sostenibilità e artigianalità.
L’utilizzo del logo è vincolato al rispetto delle specifiche cromatiche, proporzionali e tipografiche indicate nel presente disciplinare, e deve avvenire in abbinamento inscindibile con la denominazione “Nocciola di Sicilia IGP”.
Il controllo sulla conformità del prodotto al disciplinare è svolto dalla struttura di controllo in conformità alle previsioni di cui all’art. 39 del Reg. (UE) n. 2024/1143. L’Organismo di Controllo preposto alla verifica del disciplinare di produzione è il CoRFilCarni GCC, con sede presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie – Università degli Studi di Messina, Polo Universitario dell’Annunziata, 98168 Messina – Tel.: +39/090353659. E-mail: certificazione@corfilcarni.it.
Domanda di Registrazione del 23.8.2025.
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