I Marchi di Qualità

Guida ai Marchi di Qualità: Come Riconoscere l’Eccellenza

In un mercato sempre più affollato, etichette, loghi e sigle possono creare confusione. Saperli riconoscere, però, significa fare scelte consapevoli, premiando la qualità, la tradizione e la sostenibilità. Questa guida nasce per fare chiarezza nel mondo delle certificazioni agroalimentari, una vera e propria bussola per orientarsi tra gli scaffali e comprendere il valore reale di ciò che portiamo in tavola.

1. I Sigilli Europei Legati all’Origine: Il DNA del Territorio

Questi marchi, normati e protetti dall’Unione Europea, rappresentano il livello più alto di tutela e garantiscono un legame indissolubile tra un prodotto e il suo luogo d’origine.

  • DOP – Denominazione di Origine Protetta Il sigillo più prestigioso. Garantisce che tutte le fasi – dalla produzione della materia prima alla trasformazione e all’elaborazione del prodotto finito – avvengano in una zona geografica delimitata e secondo un rigido disciplinare. La qualità del prodotto dipende esclusivamente dalle caratteristiche di quel territorio (fattori naturali come clima e terreno) e dal sapere fare umano (tradizioni artigianali).
    • Esempi concreti: Provola dei Nebrodi DOP, Ragusano DOP, Pecorino Siciliano DOP.
  • IGP – Indicazione Geografica Protetta Questo marchio certifica che almeno una delle fasi del processo produttivo (produzione, trasformazione o elaborazione) avvenga nell’area geografica di riferimento. Il legame con il territorio è legato a una specifica qualità, a una reputazione consolidata o a una caratteristica unica attribuibile a quell’origine.
    • Esempi concreti: Salame di Sant’Angelo IGP, Cioccolato di Modica IGP, Arancia Rossa di Sicilia IGP.
  • STG – Specialità Tradizionale Garantita A differenza dei precedenti, questo marchio non protegge l’origine geografica, ma una ricetta o un metodo di produzione tradizionale, consolidato da almeno 30 anni. Un prodotto STG può essere realizzato in qualsiasi paese dell’UE, a patto che si segua scrupolosamente il disciplinare di produzione registrato.
    • Esempi concreti: Pizza Napoletana STG, Mozzarella STG.

2. Il Mondo del Vino: Una Piramide di Qualità

Il settore vitivinicolo ha un suo sistema di classificazione specifico, riconosciuto a livello europeo, che ne definisce la qualità e l’origine.

  • DOC – Denominazione di Origine Controllata Certifica l’origine geografica di un vino e il rispetto di uno specifico disciplinare che ne definisce le caratteristiche: dai vitigni utilizzabili alle rese per ettaro, fino alle pratiche di vinificazione e alle caratteristiche organolettiche.
    • Esempi concreti: Etna DOC, Faro DOC, Marsala DOC.
  • DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita Rappresenta il vertice della piramide qualitativa dei vini italiani. È un riconoscimento riservato a vini già riconosciuti DOC da almeno dieci anni, considerati di particolare pregio. Le regole sono ancora più stringenti e i controlli più severi, includendo un’analisi sensoriale (assaggio) per ogni partita prima dell’imbottigliamento, a garanzia di una qualità eccellente e costante.
    • Esempi concreti: Cerasuolo di Vittoria DOCG (unica in Sicilia), Barolo DOCG.

3. Oltre l’Origine: Metodi Produttivi e Sostenibilità

  • BIO – Agricoltura Biologica (Reg. UE 2018/848) Identificato dal logo europeo con la foglia verde, questo marchio garantisce che il prodotto sia stato ottenuto seguendo le norme dell’agricoltura biologica. Questo metodo promuove la biodiversità, il benessere animale, l’equilibrio ecologico e vieta rigorosamente l’uso di OGM, pesticidi e fertilizzanti chimici di sintesi.

4. Standard Volontari: Le Garanzie del Mercato Moderno

Accanto ai sigilli pubblici, esiste un vasto universo di certificazioni volontarie, spesso richieste dalla Grande Distribuzione (GDO) o scelte dai produttori per comunicare valori specifici al consumatore. Queste si focalizzano su aspetti cruciali come la sicurezza, la sostenibilità e l’etica.

  • Sicurezza Alimentare: Standard internazionali come ISO 22000, BRCGS, IFS Food e FSSC 22000 garantiscono che l’azienda adotti sistemi di gestione e controllo rigorosi per assicurare la massima sicurezza igienico-sanitaria del prodotto lungo tutta la filiera.
  • Sostenibilità Ambientale: Marchi come Friend of the Sea® e Friend of the Earth® certificano rispettivamente prodotti ittici e agricoli ottenuti con pratiche a basso impatto ambientale. Altri, come il Carbon Trust Standard, attestano l’impegno dell’azienda nella riduzione della propria impronta di carbonio.
  • Sostenibilità Sociale ed Etica: Fairtrade è il marchio più noto a livello globale per garantire che i produttori nei paesi in via di sviluppo ricevano un prezzo equo e che siano rispettati i diritti dei lavoratori.
  • Benessere Animale: Certificazioni come Animal Welfare Approved o lo standard del CRENBA (Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale) assicurano che gli animali siano allevati nel rispetto di rigorosi criteri di benessere, che vanno oltre i requisiti minimi di legge.