Sfide e Prospettive Future per la DOP Economy
Lo sviluppo futuro dell’economia della qualità certificata in Italia, e in particolare della sua componente turistica, è subordinato alla capacità del sistema di affrontare e governare tre sfide emergenti di natura strategica: l’integrazione di una sostenibilità misurabile, l’adozione di modelli di governance integrata e un utilizzo consapevole dell’innovazione digitale. L’analisi di queste tre aree è fondamentale per delineare le traiettorie di crescita del settore.
1. La Sfida della Sostenibilità Reale
- Criticità: La semplice adesione a un’Indicazione Geografica (IG), sebbene spesso legata a pratiche tradizionali, non garantisce di per sé la piena sostenibilità ambientale secondo i criteri moderni. La ricerca scientifica evidenzia che solo una minoranza dei disciplinari delle IG europee integra requisiti ecologici espliciti e misurabili.
- Obiettivo Strategico: È necessario evolvere da un approccio basato sulla mera preservazione della tradizione a un modello proattivo. La sfida consiste nell’integrare all’interno dei disciplinari di produzione e delle pratiche di filiera impegni concreti e verificabili, quali:
- La gestione efficiente delle risorse idriche.
- La riduzione dell’impronta di carbonio.
- La tutela attiva della biodiversità agricola e degli ecosistemi.
- Prospettiva: La sostenibilità deve trasformarsi da un valore narrato a un requisito certificato. Questo passaggio rafforzerebbe la credibilità dei prodotti, risponderebbe a una domanda di mercato sempre più attenta e aumenterebbe la resilienza delle filiere di fronte ai cambiamenti climatici.
2. L’Imperativo della Governance Integrata
- Criticità: Il sistema italiano è caratterizzato da una significativa frammentazione normativa e da una complessità istituzionale dovuta a una governance multilivello (UE, Stato, Regioni). Questa situazione ostacola uno sviluppo armonico e crea difficoltà operative.
- Obiettivo Strategico: È fondamentale superare una gestione per singoli comparti (agricoltura, turismo, ambiente) per adottare modelli di “governance multi-attore”. Questo implica la creazione di piattaforme di dialogo e pianificazione permanente che coinvolgano tutti gli stakeholder del territorio:
- Consorzi di tutela.
- Istituzioni pubbliche (Comuni, Regioni).
- Operatori del settore turistico.
- Rappresentanti delle comunità locali.
- Prospettiva: Un approccio integrato è l’unico in grado di pianificare lo sviluppo turistico in modo strategico, gestendo i flussi per prevenire i rischi di sovraffollamento (overtourism) e garantendo che lo sviluppo economico non comprometta l’integrità degli ecosistemi e del patrimonio culturale che sono alla base dell’attrattività stessa delle destinazioni.
3. L’Orizzonte della Digitalizzazione Consapevole
- Opportunità e Rischi: L’innovazione digitale offre strumenti di straordinaria efficacia per la valorizzazione delle produzioni e dei territori. Tecnologie come la blockchain possono aumentare la trasparenza e la tracciabilità, rafforzando la fiducia del consumatore. Strumenti come i tour virtuali o le piattaforme di storytelling digitale possono ampliare la visibilità e l’audience potenziale.
- Obiettivo Strategico: La sfida consiste nel governare questi strumenti con saggezza, affinché siano un supporto e non un fine. L’obiettivo è utilizzare la tecnologia per “amplificare, non sostituire, l’esperienza sensoriale diretta”.
- Prospettiva: La tecnologia deve funzionare come un ponte verso l’autenticità. Può preparare, arricchire o prolungare l’esperienza di visita, ma non deve soppiantare il valore insostituibile dell’incontro umano con il produttore e del legame fisico con il territorio. La digitalizzazione è efficace quando porta il visitatore sul luogo, non quando lo sostituisce.
In conclusione, il pieno potenziale della DOP Economy potrà essere espresso solo attraverso una visione olistica che trasformi un insieme di singole eccellenze in un “sistema-Paese” coordinato e strategico, capace di coniugare tradizione e innovazione, tutela e valorizzazione.
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